Tutte le cose sono fatte di atomi.

Non è possibile che un seme sia divisibile all’infinito, è solo un concetto matematico: la realtà si dissolverebbe nel nulla, e dal nulla non può venire niente.

Alla base di tutto devono esserci particelle indivisibili, cioè atomi.

Sono così piccoli che non possiamo vederli, ma sono pieni, compatti. 

Sono la materia di cui tutto è composto. 

Se prendo una montagna, posso spaccarla in rocce, le rocce frantumarle in sassi, i sassi in pietroline, e le pietroline posso macinarle, ridurle a grani di sabbia: ma i grani sono indistruttibili, sono gli elementi ultimi di cui è composta la montagna. Hanno forme e dimensioni diverse, ma sono una sola materia. Sono la materia. Così come vengono spostati dal vento, amalgamati dall’acqua, cotti dal sole o dal fuoco, così come hanno certe forme e certe dimensioni, si aggregano in differenti costruzioni, componendo terre, rocce, metalli, cristalli, l’intera montagna.

Così sono gli atomi.

Che si muovono in tutte le direzioni. 

Tutto si muove sempre, tutto cambia in continuazione.

Ma il movimento è possibile solo se c’è del vuoto: se è tutto pieno, stipato, non si muove niente.

Dunque c’è uno spazio infinito vuoto (perché se fosse finito, cioè limitato, cosa ci sarebbe al di là del limite?). Questo vuoto infinito è percorso da una quantità infinita di atomi che si muovono in tutte le direzioni, formano turbini, correnti, si scontrano, si aggregano e compongono ogni cosa. Fino a che tornano a scomporsi. 

Gli atomi devono essere infiniti, perché, se fossero solo una certa quantità, quanti sarebbero? perché non di più, o di meno? chi o cosa l’avrebbe deciso? No, gli atomi sono infiniti, ingenerati, immutabili, eterni, e autonomi: così come sono, così si muovono in ogni direzione. E vorticando si scontrano, compongono l’universo, infiniti mondi, quali grandi, quali piccoli, alcuni senza sole né luna, altri con tanti soli e lune, o enormi, alcuni in crescita, altri in disfacimento, qui nascono, lì scompaiono distrutti contro un altro mondo, alcuni sono privi di esseri viventi piante e acqua, ma l’unica sostanza e l’unica causa di tutte le cose sono sempre e solo gli atomi e il loro movimento infinito. 

E non c’è nessuna intelligenza: cosa sarebbe questa intelligenza? cosa vorrebbe?

É solo una nostra idea, nella natura non si vede nulla del genere. 

La natura è un susseguirsi concatenato di movimenti e contromovimenti: niente si produce senza ragione, tutto avviene per un motivo e in forza di necessità.

Ogni cosa proietta intorno i suoi atomi superficiali, che entrano nei nostri corpi attraverso i sensi e toccano gli atomi dell’anima, che sono sottili e mobili come quelli del fuoco: dall’impatto scaturiscono le sensazioni, i colori, gli odori, i suoni, che dunque non sono qualità originarie delle cose, degli atomi, ma vengono dalla relazione, dall’incontro, e infatti variano da uomo a uomo, e non sono la realtà delle cose. 

È il pensiero che ci consente di cogliere la realtà delle cose.


[ Democrito 450 a.C. ]