Gli antichi consideravano dèi il sole, la luna, i fiumi, tutto ciò che giova alla nostra vita.
Per gli Egiziani il Nilo era un dio.
Per gli antichi il pane era Demetra, il vino Dioniso.
[ Prodico di Ceo ~ 430 a.C. ]
Gli dèi sono un’invenzione dei governanti: non potendo estendere la sorveglianza ad ogni luogo e tempo, hanno indotto gli uomini a credere nell’esistenza di una divinità invisibile che conosce e punisce ogni trasgressione delle leggi.
[ Crizia ~ 430 a.C. ]
L’uomo deve rispettare le leggi che l’uomo stesso si è dato, perché senza di esse non ci sarebbe la società, e quindi neppure l’uomo.
[ Protagora ~ 430 a.C. ]
Le leggi che l’uomo si dà non sono stabili e immutabili: sono invece arbitrarie e spesso danno luogo alla tirannide.
Ma esistono leggi naturali, che non sono dettate dall'uomo come concetto astratto, bensì dalla stessa natura umana, legislatrice di regole non scritte, radicate nella nostra natura umana, che sono preferibili perché sono uguali in ogni luogo e in ogni tempo.
[ Ippia di Elide ~ 420 a.C. ]
Noi onoriamo chi è di origine nobile, e spregiamo chi non lo è.
Ma così ci comportiamo come barbari gli uni verso gli altri, perché per natura siamo tutti uguali, sia barbari sia greci. Infatti abbiamo tutti gli stessi bisogni, respiriamo tutti con la bocca e il naso.
[ Antifonte ~ 420 a.C. ]
L’unica legge naturale è il diritto del più forte.
Le leggi civili sono state inventate dai deboli per difendersi dai potenti.
[ Callicle ~ 420 a.C. ]