Il divenire è illusione.
L’essere è.
Non può non essere.
Se divenisse altro, non sarebbe più quello di prima, dunque non sarebbe: impossibile.
È ingenerato e immortale, altrimenti verrebbe dal niente e diverrebbe niente.
È eterno, altrimenti in passato non sarebbe stato, e in futuro non sarebbe.
È immobile, altrimenti si sposterebbe e lì non sarebbe più.
È unico e omogeneo, altrimenti lì dove si separasse non sarebbe.
È finito, completo, compiuto, perfetto, un pieno assoluto, come una sfera.
Il non essere non è.
Non è pensabile.
Non è dicibile.
Infatti la morte è inconcepibile.
Possiamo pensare solo ciò che è.
L’incessante divenire, il confliggere e trasformarsi degli opposti, il nascere e morire, mutare spazio e colore, sono soltanto parole.
L’essere è.
Non può non essere.
Se divenisse altro, non sarebbe più quello di prima, dunque non sarebbe: impossibile.
È ingenerato e immortale, altrimenti verrebbe dal niente e diverrebbe niente.
È eterno, altrimenti in passato non sarebbe stato, e in futuro non sarebbe.
È immobile, altrimenti si sposterebbe e lì non sarebbe più.
È unico e omogeneo, altrimenti lì dove si separasse non sarebbe.
È finito, completo, compiuto, perfetto, un pieno assoluto, come una sfera.
Il non essere non è.
Non è pensabile.
Non è dicibile.
Infatti la morte è inconcepibile.
Possiamo pensare solo ciò che è.
L’incessante divenire, il confliggere e trasformarsi degli opposti, il nascere e morire, mutare spazio e colore, sono soltanto parole.
[ Parmenide ~ 500 a.C. ]